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Pitigliano, Sovana e Sorano (GR)

 

di

Luisa e Pietro Sergi

 

Il nostro viaggio ci ha condotto nel cuore della Maremma grossetana alla scoperta di tre bellissimi e antichi borghi: Pitigliano, Sovana e Sorano.

 

Venerdì 25 aprile 2008

 

Arriviamo a PITIGLIANO verso mezzogiorno, dopo circa quattro ore di viaggio a causa di un traffico intenso. Lo splendido borgo è adagiato su una rupe a m. 313 s.l.m., circondato da verdi vallate percorse dai fiumi Lente e Melata: la visione è spettacolare e magica.

 

Pitigliano – ingresso al centro storico

Acquedotto Mediceo

 

Dopo un pasto veloce entriamo nel centro storico. L’abitato, tutto costruito in tufo, è completamente amalgamato alla roccia e le testimonianze delle epoche e civiltà diverse che si sono succedute, si possono avvertire ad ogni passo. Pitigliano è detta anche la “Piccola Gerusalemme” per la presenza di una comunità ebraica risalente fin dal XV Secolo.

Fuori le mura si erge l’imponente Acquedotto Mediceo seicentesco e, attraverso un maestoso arco, entriamo nella piazza dove possiamo ammirare Palazzo Orsini, il maggiore monumento di Pitigliano.

 

Pitigliano - Palazzo Orsini

 scorcio

 

Ci inoltriamo poi per i vicoli pittoreschi, caratterizzati da scalinate e piccole logge, fino a giungere ad un’altra piazza dove si trova la Cattedrale, sovrastata da una caratteristica Torre campanaria. In fondo alla piazza una Stele in travertino, sormontata da un piccolo orso, celebra il casato degli Orsini.

Arriviamo nel Quartiere ebraico dove visitiamo vari ambienti scavati nel tufo: il bagno rituale, la macelleria, la cantina Kasher, il forno degli azzimi e la tintoria. Sopra al Museo di Cultura Ebraica, dove sono esposti oggetti usati per il culto, è situata la Sinagoga, costruita nel 1598.

 

Pitigliano – Stefano e Luisa

 

Nel ghetto, in un negozio di prodotti tipici, acquistiamo degli “sfratti”. Lo “sfratto” è un dolce ebraico risalente alla metà del XVII secolo. Nei primi anni del 1600 gli ebrei che abitavano in Pitigliano furono costretti, da un editto di Cosimo II dei Medici, a lasciare le proprie abitazioni e concentrarsi in una zona ghetto a ridosso della Sinagoga. Lo sfratto fu intimato da un ufficiale giudiziario con il gesto rituale di picchiare alla porta della casa ebrea con un bastone. Gli ebrei, 100 anni dopo, per ricordare l’imposizione subìta, crearono, appunto, lo sfratto: un dolce a forma di bastone, lungo 15-25 cm, rivestito di pasta e ripieno di un impasto di miele, noci, scorza d’arancio, semi di anice e noce moscata.

Continuando a passeggiare nel borgo ci ritroviamo nella piazza principale e, in un bar affollatissimo, facciamo sosta per un gelato. Poco dopo incontriamo alcuni nostri amici camperisti di Prato con i quali c’intratteniamo.

 

Sabato 26 aprile 2008

 

Quando ci svegliamo ci dà il buongiorno un bel sole ma anche un vento forte che soffierà per tutto il giorno. Facciamo una sosta alla Cantina Cooperativa di Pitigliano, in Via Ciacci, dove acquistiamo alcune bottiglie di vino della zona e giungiamo a SOVANA, che si trova ad una decina di chilometri da Pitigliano.

Questo piccolo borgo di poche case, attraversato da un’unica strada, è compreso da un lato dalla Rocca Aldobrandesca e dall’altro dal Duomo.

L’abitato è situato a m. 291 s.l.m. su un blocco di tufo ed è ricco di importanti monumenti. Lo percorriamo, in tutta la sua lunghezza, accompagnati da folate di vento polverose che ci tolgono un po’ del piacere della visita a questo grazioso borgo.

 

Sovana – Torre dell'Orologio

Palazzo Pretorio

 

Piazza Pretorio è uno scenario indimenticabile, vi si affacciano tantissimi edifici storici: La Torre dell’Orologio, Palazzo Pretorio (XIII Sec.) la Loggia del Capitano con uno stemma di Cosimo I, il Palazzetto dell’Archivio (XII Sec.) Palazzo Bourbon del Monte, l’antichissima Chiesa di San Massimiliano (IV Sec.) e la Chiesa di Santa Maria (XIII Sec.). Al lato estremo del paese il Duomo Romanico, splendido nella sua antica purezza, è gremito di gente: al suo interno si sta celebrando una cerimonia sacerdotale che, un cartello ci avvisa, si protrarrà fino alle 13.

 

Il vento continua a soffiare e così riprendiamo la nostra “Giuditta” e, fatti pochi chilometri, lo splendido borgo di SORANO ci appare in tutta la sua magia. Anche questo abitato sorge su uno sperone di tufo a m. 379 s.l.m. e sovrasta la valle del fiume Lente.

 

Veduta di Sorano

Fortezza Orsini

 

Appena pranzato ci avventuriamo alla scoperta di Sorano che si sviluppa in un dedalo di vicoli incantevoli, cortili, logge e scale esterne. Ci sono cantine scavate nel tufo, dove in passato venivano eseguite le varie fasi della vendemmia. Da vari belvedere possiamo ammirare i “Colombari” e la Necropoli di San Rocco. Anche qui il paese conserva l’antico Ghetto Ebraico.

Egidia e Pietro si avventurano in salita per visitare la Fortezza Orsini, che domina il borgo, ma la trovano chiusa.

Il nostro girovagare termina al tavolino di un bar all’aperto dove prendiamo un aperitivo per la gioia di Stefano.

 

Sorano – Stefano e Pietro, che riprende fiato

 

Per visitare questi tre borghi abbiamo percorso le Vie Cave, denominate anche Cavoni, che costituiscono una affascinante rete viaria di epoca etrusca. Le Vie Cave sono percorsi tagliati nel tufo, molti dei quali seminascosti dalla vegetazione ed alcuni incassati tra alte pareti di roccia. Sin dal tempo degli etruschi erano importanti vie di comunicazione ai vari insediamenti e alle Necropoli. Queste vie scavate nel tufo, molto suggestive e interessanti, meritano un viaggio a sé: per noi sono quasi impossibili.

 

Domenica 27 aprile 2008

 

Dopo colazione ci incamminiamo verso casa, attraverso la campagna della Val d’Orcia, così bella nei colori della primavera.

Abbiamo visitato tre magnifici borghi: tre antichi fiori nati dal tufo e ancora immersi nella magia di storie che si perdono nel tempo.

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INFORMAZIONI UTILI

 

PITIGLIANO dista da Prato, dove viviamo, circa 240 Km; a Calenzano (FI) ci siamo immessi nell’A1 direzione Roma con uscita Orvieto, per poi prendere la SS71 ed infine la Maremmana SS74. Per il ritorno abbiamo fatto la Cassia (SS2) da Aquapendente fino a Siena e da qui il raccordo autostradale per Firenze Certosa e quindi l’A1 uscendo a Calenzano.

Pitigliano è insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ed è tra “I Borghi più belli d’Italia”. Per visitare il borgo siamo andati con il camper vicino all’ingresso del centro storico e dopo aver fatto scendere Stefano abbiamo parcheggiato il mezzo nel piazzale antistante l’ospedale in Via Ciacci (è vietato ai camper eccetto quelli muniti di speciale contrassegno con disabile a bordo!!!); per la notte ci siamo spostati nella vicina Piazza Nenni. Palazzo Orsini, il Museo Archeologico e la Sinagoga non sono accessibili alle persone su sedia a rotelle. Ufficio Turistico in Piazza Garibaldi Tel. 0564.61.71.11; Amministrazione Comunale Tel. 0564.61.63.22 -  www.comune.pitigliano.gr.it

Pure SOVANA, frazione di Sorano, è tra “I Borghi più belli d’Italia”. Ci sono diverse possibilità di parcheggio segnalate anche da questo sito e sul posto; noi abbiamo parcheggiato in un piazzale parzialmente sterrato vicinissimo al borgo, ma è sconsigliato a mezzi lunghi e non è facile trovarci uno spazio! La vicina  Necropoli non è accessibile ai disabili in carrozzina.

Anche nel bellissimo borgo di SORANO sventola la Bandiera Arancione del TCI. Abbiamo sostato, anche per la notte (veramente tranquillo), nel parcheggio a destra dell’ultimo tornante provenienti da Sovana e salendo verso il paese. Ufficio Turistico Tel. 0564.63.30.99; Comune di Sorano Tel. 0564.63.30.23 – www.comune.sorano.gr.it

 




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