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Borghi medievali della Val d'Elsa (FI)

 

di

Luisa e Pietro Sergi

 

Della nostra regione, la Toscana, abbiamo avuto modo di vedere, sia in camper sia in auto, nel corso della nostra vita, diverse località più o meno rinomate e talune rivisitate piacevolmente in più circostanze, come la Val d'Orcia, Siena, Volterra e San Gimignano, Monteriggioni, Colonnata (con il suo buonissimo lardo), Lucca,  la Garfagnana, Casciana Terme, San Miniato, Montopoli in Val d'Arno (la cui Area di sosta, idonea anche per raduni, è monitorata personalmente dall'amico Mauro Carlotti), Piazza dei Miracoli a Pisa e, ovviamente, Firenze tante volte e quasi sempre in treno da Prato, dove viviamo.

 

Naturalmente ci sono tantissimi altri posti in questa bellissima regione che possiamo ancora scoprire ed ammirare e, negli ultimi anni, stiamo rivolgendo la nostra attenzione ai piccoli centri e agli antichi borghi, come raccontato nei nostri precedenti diari che sono stati pubblicati in rete.

 

Domenica 22 marzo 2009

 

Come il solito partiamo felici ed eccitati, per andare alla scoperta di piccoli borghi medievali. La campagna della Val d'Elsa è illuminata da un sole brillante: dolci colline ricoperte da vigneti e oliveti, cipressi secolari che punteggiano il paesaggio qua e là ed i colori della primavera in arrivo, sono la splendida cornice di questo nostro viaggio.

 

Veduta di Barberino Val d'Elsa

 

Barberino Val d'Elsa, in provincia di Firenze, situato su un colle a 373 metri s.l.m. e dal 2003 insignito della Bandiera Arancione del TCI, è uno di questi piccoli paesi.

Il nucleo del borgo antico ha una forma a fuso, alle cui estremità si ergono le due porte d'accesso ed è cinto da mura fortificate, le quali furono costruite con le macerie di Semifonte. Entriamo da Porta Senese, un elegante arco gotico costruito in pietra e sormontato da un campaniletto in mattoni. La lunga Via Francesco Da Barberino, che attraversa interamente il borgo collegando le due porte, è costeggiata da antichi edifici perfettamente conservati.

 

Palazzo Pretorio

Pieve di San Bartolomeo

 

A metà via incontriamo Palazzo Pretorio, con facciata rinascimentale, adornata da 35 stemmi gentilizi scolpiti, la maggior parte, in pietra serena ed alcuni in terracotta nello stile dei Della Robbia. Di fronte c'è un edificio con logge, la cui tipica funzione era di spazio pubblico per riunioni e mercato coperto. Verso Porta Fiorentina si raggiunge lo Spedale dei Pellegrini del 1365, in cui sono conservati alcuni affreschi.

 

Percorrendo le strette stradine acciottolate arriviamo alla Pieve di San Bartolomeo, ricostruita su una antica chiesa nei primi anni del 1900. Ha una struttura imponente, in stile neogotico, in posizione dominante sulla vallata. La vista che si può ammirare dalla porta principale è veramente stupenda.

 

Veduta di Petrognano

Cappella di San Michele

 

A pochi chilometri da Barberino raggiungiamo Petrognano, dove sul colle sorgeva l'antica città di Semifonte, completamente rasa al suolo dai Fiorentini nel 1202.

Per ricordare quel tragico fatto nel 1597 fu costruita la Cappella di San Michele, una riproduzione perfetta in scala 1:8 della Cupola del Duomo di Firenze.

 

Pieve di S. Appiano e chiostro

 

Ancora pochi chilometri nella bella campagna della Val d'Elsa ed arriviamo a S. Appiano. La Pieve di questo minuscolo borgo è una delle più antiche e più belle della zona. E' in stile romanico, con una facciata semplice la quale è fronteggiata da 4 colonne che, fino a due secoli fa, sorreggevano il battistero. L'interno della chiesa ed il piccolo chiostro sono di una bellezza struggente.

 

Il Castello di Linari è un piccolo borgo fortificato, anche questo di antica origine medievale. Sullo spiazzo della rocca c'è la piccola Chiesa di Santa Maria, parzialmente crollata. Subito fuori la cinta muraria sorge la bella Chiesa, in stile romanico, di Santo Stefano con annesso oratorio. L'agglomerato mostra le condizioni di degrado e di abbandono dei secoli passati.

 

Il nostro stomaco comincia a reclamare: è ora di pranzo ed andiamo in un ristorante della zona consigliatoci da un artigiano di Barberino, conosciuto vicino all'Ufficio Informazioni, che ci ha fornito interessanti notizie sui luoghi da visitare.

 

Stefano e Luisa al ristorante

 

Quando usciamo dal locale abbiamo ancora voglia di vedere un altro borgo e così, dopo pochi minuti di viaggio, arriviamo al Castello di Tignano. Questo piccolo borgo murato sorge su un colle a 334 metri s.l.m.. Grazie alla perfetta conservazione della sua tipica struttura circolare può essere considerato uno dei più bei esempi esistenti di “villaggio fortificato medievale d'altura”. Entriamo dall'unica porta d'accesso e ci troviamo in una piazzetta veramente deliziosa: c'è la chiesa, il cassero, il trecentesco “Palazzo dei Begliuomini” e sulla destra la cisterna per l'approvvigionamento idrico. Tutto il complesso è costruito in pietra e ciottoli: è bellissimo, sembra un paesino da favola.

 

Castello di Tignano

Castello di Linari

 

L'orologio ci riporta alla realtà è ora di tornare a casa. É stata una splendida giornata, ci siamo rilassati e rinfrancati in un paesaggio incantevole, viaggiando a ritroso nel tempo, visitando piccoli borghi preziosi, ricchi di antiche suggestioni e di arte, lontani dalla frenesia di tutti i giorni in una dimensione di antiche memorie.

Per vedere tutte le foto di questo viaggio clicca sulla nostra Photo gallery

 

INFORMAZIONI UTILI

 

Abbiamo raggiunto Barberino Val d'Elsa in auto, prendendo l'A1 a Calenzano (FI) con uscita Firenze Certosa e da qui il raccordo autostradale per Siena, uscendo a Tavarnelle e seguendo poi le indicazioni per la nostra meta.

Per gli amici camperisti si segnala il parcheggio di Via A. Mazzoni accanto al Campo Sportivo ed il parcheggio un poco più sotto in via U. Foscolo. Quest'ultimo ci è apparso particolarmente tranquillo e può essere usato anche per la notte.

Nelle vicinanze, nella stessa Via U. Foscolo, Camping Semifonte, tel. 055.80.75.454 http://www.semifonte.it/ Abbiamo notato altri parcheggi, ma di dimensioni ridotte, adiacenti il centro storico tra i quali quello lungo la Cassia, dopo il distributore della Shell, accanto al Comando di Polizia Municipale e di fronte alla Pieve di San Bartolomeo. Per le persone con difficoltà di deambulazione che si trovano in camper, si consiglia di farle scendere vicino a Porta Senese e poi spostare il mezzo. Per coloro, invece, che si trovano in auto e muniti dello speciale contrassegno per disabili, possono accedere al centro storico, come abbiamo fatto noi, tenendo presente che si tratta di un piccolo nucleo medievale.

Per ulteriori e dettagliate informazioni consultare

www.barberinovaldelsa.net/italiano/ http://www.about-chianti.com/barberino-val-d-elsa/

ed i Vigili Urbani ai numeri 055.80.75.674/055.80.66.382/335.88.99.95;

Ufficio Informazioni Turistiche tel. 055.80.75.622 ufficioturistico@barberinovaldelsa.net

Per il Castello di Linari, da dove siamo arrivati noi, non c'è possibilità di fermata per i camper; può darsi che ci sia modo nei pressi del paesino. Sulla strada che da Petrognano porta alla Cappella di San Michele non abbiamo notato idonee possibilità di parcheggio per i camper.

Davanti alla Pieve di S. Appiano, sotto la strada principale, c'è un parcheggio su ghiaia dove ci è sembrato che anche i camper possono fermarsi. Noi con l'auto siamo arrivati fino all'ingresso della Pieve.

Per il Castello di Tignano non abbiamo notato parcheggi idonei nei paraggi per camper, mentre con l'auto si può arrivare fino al suo ingresso. In conclusione i dintorni di Barberino che abbiamo visitato possono risultare scomodi per la sosta camper; comunque le cose possono sempre mutare (speriamo in meglio) da un giorno all'altro e noi potremmo non aver dato le indicazioni giuste, per cui si consiglia di contattare i Vigili Urbani di Barberino ai numeri sopra riportati prima di avventurarsi in questi posti con tali veicoli.




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