Il Castello di Montefioralle (FI)
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di
Luisa e Pietro Sergi
Questa volta abbiamo fatto un breve viaggio non lontano da
casa in provincia di Firenze, alla scoperta di antichi borghi ed in auto, come si fa solitamente in
inverno e si dispone di un solo giorno o quando riteniamo che i posti da
visitare siano “per noi” più raggiungibili che in camper.
Partiamo da Prato intorno alle 8, destinazione Montefioralle, detto anche la “sentinella
della Val di Greve”, inserito nel Club “I borghi più belli d’Italia” e situato nel cuore della produzione
del pregiato vino rosso Chianti Classico. Prendiamo l’A1 a Calenzano
direzione sud, con uscita Firenze Certosa e da qui il raccordo autostradale per
Siena, uscendo a S. Casciano, per poi seguire la direzione Greve.
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Veduta di Montefioralle
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Percorrendo lo stupendo paesaggio del Chianti, che si
estende tra Firenze, Siena ed Arezzo, fra morbide colline, pennellate dai
colori caldi dell’autunno, tra vigneti, uliveti e bianche strade, raggiungiamo
il piccolo antico borgo di Montefioralle,
ad un’altitudine di 358
metri s.l.m.. E’ uno splendido esempio d'architettura
rurale medievale, perfettamente conservato, anticamente chiamato “Monteficalle” poiché era circondato da
numerose piante di fichi ed è abitato da un centinaio di persone.
Parcheggiamo in Piazza S. Stefano, di fronte alla Chiesa
(aperta solo la domenica mattina), beandoci della bellezza del paesaggio che si
apre dinanzi a noi sulla valle del Fiume
Greve. Il borgo è entro una cerchia di mura
medievali, con una strada principale in selciato che si snoda in cerchio,
costeggiata da case in pietra. Appena entrati troviamo sulla sinistra una bella
casa dove sull’arco della porta, nella pietra, è scolpita una vespa in mezzo ad
una “V”, simbolo della famiglia Vespucci. La tradizione ritiene che la
casa sia appartenuta al grande navigatore Amerigo
Vespucci.
Fermiamo un signore che sta percorrendo con noi la strada e
gli domandiamo dov’è il “castello”,
in quanto abbiamo trovato chiuso l’Ufficio Informazioni di Greve.
Con nostra sorpresa ci spiega che tutto il borgo è in realtà
il Castello di Montefioralle; questo
signore, Fernando SIENI, veramente
gentile e disponibile, ci invita ad entrare nella sua piccola enoteca per
mostrarci un bellissimo poster dove possiamo ammirare una magnifica veduta
aerea dell’intero borgo.
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Castello di
Montefioralle - scorci
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Dopo aver acquistato da lui dell’ottimo Chianti Classico
annata 2003, prodotto dalla sua azienda agricola www.aziendamontefioralle.com,
il signor Fernando Sieni cammina con noi per il borgo facendoci da guida e
spiegandoci con passione e cordialità l’antica storia di Montefioralle.
Lasciamo questo bellissimo borgo e, percorrendo pochi
chilometri su una piccola strada sterrata in salita e costeggiata da uliveti,
raggiungiamo la Pieve di San Cresci,
una delle chiese più antiche del Chianti, risalente all’XI secolo. Veramente
caratteristico il portale d’ingresso con
due aperture a bifora.
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Stradina che porta alla
Pieve
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Pieve di San Cresci
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Per gli amici camperisti si segnala che per i nostri mezzi è
difficoltoso, se non impossibile, raggiungere questi posti, poiché le strade
sono strette e ripide, con scarse possibilità di parcheggio.
Arriviamo poi a Panzano
e visitiamo il centro storico. Nella
famosa macelleria “Dario Cecchini” (il macellaio che fece il “funerale” alla
bistecca alla fiorentina) acquistiamo dell’arista in porchetta ed il “burro”
del Chianti (lardo da spalmare su crostini di pane toscano) ed assaggiamo il
“cosimino”: polpettone di carne tagliato a fette con sopra una salsa di
peperoni. Tutto questo ci ha fatto venire una gran fame e vista l’ora giusta
decidiamo di pranzare al ristorante: immediatamente Stefano “riacquista” così
la sua speciale vivacità ed è veramente felice di questa iniziativa.
La trattoria “Montagliari” a Panzano, sulla SR222, è in un
ambiente rustico ed accogliente, dove gustiamo pappardelle con sugo al
cinghiale, carne mista alla griglia e verdure arrosto.
Decidiamo di andare a prendere il caffè a Greve in Chianti; parcheggiamo
accanto alla Chiesa di Santa Croce,
dove all’interno è possibile ammirare un Trittico di “Madonna con Santi” del 1400.
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Stefano e Luisa davanti alla Trattoria
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Greve – Piazza Matteotti
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Il cuore della cittadina è Piazza Matteotti, detta anche Piazza del Mercato (che si svolge il
sabato mattina). Ha una forma a triangolo allungato dove al vertice è situata
la Chiesa ed i due lati laterali sono costituiti da bellissimi portici
sormontati da terrazzi. Un’imponente e maestosa statua in bronzo di Giovanni da Verrazzano domina questa
piazza veramente bella e particolare
Percorrendo gli antichi portici, decisamente caratteristici
e ben tenuti, troviamo un ottimo Bar dove entriamo per gustare un bel pezzo di
dolce con il caffè. La felicità di Stefano ci riempie di gioia.
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Piazza Matteotti
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Loggiato della piazza
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Il tempo
è passato in fretta e, oltre al buio, sta calando anche un po’ di nebbia,
decidiamo quindi di incamminarci verso casa.
Abbiamo passato una splendida giornata a pochi chilometri da
Prato. Il tempo è stato grigio tutto il giorno, ma non è riuscito ad intaccare
la nostra gioia di scoprire angoli bellissimi della Toscana e di gustare cibi e
vini della nostra regione.