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Nella Valle del Serchio (LU)

 

di

Luisa e Pietro Sergi

 

Continua il nostro viaggio alla scoperta d'antichi borghi dopo quelli visitati il mese scorso tra Parma e Piacenza e che ci hanno regalato stupende emozioni, pur consapevoli delle difficoltà che incontreremo, ma il desiderio è tanto che decidiamo di provarci comunque.

 

Sabato 13 maggio 2006

 

Partiamo da Prato intorno alle ore 7:30 e poco dopo imbocchiamo l’A11 verso Lucca e usciamo a Capannori: seguiamo le indicazioni Segromigno-Montecarlo-Lucca sulla SS439, attraversiamo Lucca e poi sulla SS12 direzione Barga, costeggiando per un lungo tratto il fiume Serchio, circondati da verdi colline.

 

Giungiamo a Coreglia Antelminelli,  che è nel club “I Borghi più Belli d’Italia” ed ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ossia il marchio di qualità turistico-ambientale che viene attribuita alle località che soddisfano i criteri di analisi correlati allo sviluppo di un turismo di qualità.

 

Coreglia Antelminelli

Monumento al figurinista

 

Ci fermiamo fuori le mura, nel parcheggio adiacente la Chiesa di San Michele (costruita a ridosso della Torre trasformata poi in campanile) e che visitiamo a ”turno”. Nei vicini uffici comunali ci forniscono un depliant di Coreglia e c'informano che per la visita al Museo delle figure di gesso dobbiamo rivolgerci a loro. Apprendiamo anche che la cittadina è ritenuta la patria dei primi “figuristi” che diffusero nel mondo l’arte del gesso. Rinunciamo alla visita del Museo in quanto per raggiungerlo c’è una ripida salita a gradoni, che seppure molto bella da vedersi, è altrettanto dura da farsi con la carrozzina.

Ci rendiamo subito conto che è faticoso girare per queste stradine acciottolate con una sedia a rotelle, sebbene veramente caratteristiche e ben tenute, perciò Pietro e Stefano si “riposano” da una parte mentre Egidia e Luisa percorrono una ripida salita per giungere fino alla Rocca, che risulta non visitabile. Il borgo è piccolo, situato a 600 mt. s.l.m. in cima ad una collina nella Media Valle del Serchio ed è veramente delizioso.

 

Riprendiamo il camper e arriviamo a Barga, che ha ricevuto anch’essa la Bandiera Arancione del T.C.I., incantevole paesino d'origini longobarde, cinto da mura, a 410 mt. s.l.m. con tre porte d’accesso.

 

Barga e sullo sfondo il Duomo

Porta Mancianella

 

Il primo parcheggio alla Porta Mancianella o Reale è pieno d'autovetture, così facciamo scendere Stefano per poi portare il mezzo nell’apposita area di sosta. Entriamo nel borgo dove anche qui piccole stradine e vicoli e scalinate fatte di sassi si diramano in salita o in discesa. Egidia e Luisa arrivano fino al Duomo, che si trova proprio in cima al colle. All’interno è interessante da vedere la gigantesca statua lignea di S. Cristoforo, patrono di Barga, che si ritiene scolpita intorno all'anno Mille ed è collocata nel coro, in una nicchia dietro l’altare.

Ridiscendono passando davanti al Conservatorio S. Elisabetta, antico convento di Clarisse e dopo aver girato ancora per il borgo, raggiungono Stefano e Pietro, che nel frattempo avevano “preferito” fermarsi in un Bar. Andiamo quindi tutti insieme al camper intorno alle ore 13:30, già con l’intenzione di non tornare al borgo per visitare il resto (c’è ancora tanto da vedere come pure a Coreglia) date le condizioni dei percorsi per noi veramente sfavorevoli.

 

Dopo pranzo andiamo a Castelvecchio, dove sul colle di Caprona si trova Casa Pascoli. Parcheggiamo nel piazzale di un ristorante vicino l’ingresso del Residence Il Ciocco e ci avviamo a piedi ma, giunti nella strada acciottolata ed in ripida salita che conduce alla Casa, Pietro ci rinuncia dopo qualche metro viste le difficoltà di spingere la carrozzina. Continuano Egidia e Luisa, che hanno la “fortuna” di avere una guida tutta per loro.

Qui Giovanni Pascoli visse con la sorella Maria (Mariù) dal 1895 al 1912, anno della morte del poeta, e nella cappella adiacente la villa riposano vicini come hanno vissuto; nel giardino, sotto una colonnina, c’è la tomba del loro fedele cane Guli, mentre nella casa, trasformata in museo, tutto è rimasto immutato come allora: mobili, arredi, utensili, libri, che sono migliaia, foto. Il tempo a Casa Pascoli si è fermato al 1952, anno di morte di Mariù la quale ha donato l’intera Villa e tutto ciò che contiene al Comune di Barga.

 

Casa Pascoli

Castelnuovo di Garfagnana

 

A questo punto arriviamo a Castelnuovo di Garfagnana trovando posto per il camper nel parcheggio delle Marionette, dove sostano gli autobus, che dista pochissimo dall’ingresso al centro storico. E’ una cittadina abbastanza grande con una bella Rocca. Dopo la quasi pace dei borghi precedenti qui l’atmosfera è un tantino caotica con centinaia di persone che affollano strade e piazze insieme alle auto.

Dopo una sosta all’Associazione Pro-Loco per il materiale illustrativo facciamo un breve giro all’interno delle mura e poi con il camper ritorniamo all’area di sosta di Barga per la cena e il pernottamento.

 

Domenica 14 maggio 2006

 

Partiamo in direzione di Lucca, per poi fermarci nel parcheggio presso il Ponte della Maddalena detto anche del Diavolo, situato nei pressi di Borgo a Mozzano, lungo la SS12.

La visione del ponte ci lascia veramente sbigottiti. Non tira un alito di vento, l’acqua del fiume è limpida ed immobile e dentro di essa si riflette tutto: il cielo azzurro, le verdi colline, le case, gli argini e naturalmente quel incredibile ponte le cui arcate riflesse nell’acqua formano dei cerchi perfetti. E’ uno spettacolo quasi irreale dove tutti i confini si annullano.

Egidia e Pietro hanno avuto modo di assaporare questa bellezza già alcuni anni fa durante almeno due occasioni. Riusciamo a salire anche con Stefano fino in cima all’arco più alto e da lassù l’atmosfera è splendida.

Il Ponte della Maddalena unisce le due sponde del fiume Serchio all'altezza del paese di Borgo a Mozzano. La storia del ponte è un miscuglio di leggende e realtà storiche. La sua costruzione risale ai tempi della Contessa Matilde di Canossa (1046-1115), ma il suo aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione effettuata da Castruccio Castracani (1281-1328) nei primi anni del 1300. L'aspetto del ponte è quello medievale classico a 'schiena d'asino', con le sue arcate asimmetriche e quella centrale è talmente alta e ampia che la sua solidità sembra una sfida alla legge di gravità.

 

Ponte del Diavolo

Statua lignea della Maddalena

 

Il ponte è comunemente chiamato 'del Diavolo' in base a una leggenda popolare della zona, rinforzata dall'aspetto scombinato del ponte: un capo muratore aveva iniziato a costruirlo ma ben presto si accorse che non sarebbe riuscito a completare l'opera per il giorno fissato e preso dalla paura delle possibili conseguenze si rivolse al Maligno chiedendo aiuto al fine di terminare il lavoro. Il Diavolo accettò di completare il ponte in una notte in cambio dell'anima del primo passante che lo avesse attraversato. Il patto fu siglato ma il costruttore, pieno di rimorso, fece attraversare il ponte per primo ad un porco. Un’altra leggenda parla di un cane indotto a salire il ponte gettandogli del pane. Il Diavolo fu comunque beffato e scomparve nelle acque del fiume.

Il ponte della Maddalena deve il nome a una statua lignea della Maddalena del XVI secolo che si trovava all’epoca in un oratorio ai piedi del ponte; adesso questa statua, veramente particolare, è custodita in una teca di vetro con allarme nella Chiesa di S. Jacopo a Borgo a Mozzano e che non manchiamo di andare a vedere.

 

Non riusciamo a staccarci da questo posto così particolare, immerso nelle colline e così decidiamo di pranzare al parcheggio a lato del ponte mentre il nostro camper insieme al ponte si specchiano nelle acque del fiume.

Riprendiamo poi  la strada di casa e anche questa volta con negli occhi e nel cuore il ricordo degli splendidi posti che abbiamo visitato.

 

ULTERIORI INFORMAZIONI UTILI

 

A Coreglia Antelminelli carico e scarico nei parcheggi di Via Roma e Pian d’Amora. Il percorso è tutto un saliscendi e spingere una sedia a rotelle è veramente faticoso; si ritiene che le classiche carrozzine elettriche e le motorette vadano bene.

Per informazioni http://www.lunet.it/forum/comunedicoreglia/

A Barga l’area camper, con carico e scarico ed elettricità, è ben segnalata e si trova a circa due cento metri dal centro storico; per i disabili con difficoltà alla deambulazione autonoma si consiglia di  scendere davanti alla Porta Reale, perché l’area camper è in basso rispetto al borgo e quindi c’è  da fare una ripida salita. Per informazioni rivolgersi al numero verde 800.028.497;  http://www.comune.barga.lu.it/ 

Castelvecchio Pascoli dista circa 5 Km da Barga sulla strada per Castelnuovo di Garfagnana; seguire le indicazioni per Casa Pascoli, che è chiusa il lunedì e il martedì mattina, informarsi prima al numero verde 800.028.497.

Castelnuovo di Garfagnana è dotata d'area attrezzata vicino allo stadio, ma che può essere distante per chi ha difficoltà motorie.

Contattare l'Associazione Pro-Loco al numero tel. 0583.64.10.07 per maggiori informazioni  http://www.castelnuovogarfagnana.org/

 




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