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Val di Cecina e

 

di

Luisa e Pietro Sergi

 

Arriviamo in auto nella Val di Cecina, in provincia di Pisa, dopo aver guidato in un paesaggio fantastico: lo sguardo spazia sulle verdi colline coltivate, sugli ulivi, i vigneti e gli alberi da frutta. L’aria tiepida, scaldata da un timido sole, sussurra storie perse nel tempo e ci sospinge fino alla nostra prima meta: Montescudaio.

 

Sabato 25 aprile 2009

 

Montescudaio è appollaiato su una collina a 242 metri s.l.m. e conta circa 1800 abitanti. Raggiungiamo il Piazzale del Castello e restiamo incantati dalla bellezza che ci circonda; in lontananza l’azzurro del mare, dove spiccano le isole Gorgogna e Capraia, e sotto le mura di cinta (alte fino a 15 metri), le casupole del paese con i caratteristici tetti ricoperti dai coppi toscani.

Ci soffermiamo nella guardiola, unica torre di avvistamento rimasta intatta; alle nostre spalle, in cima ad una scalinata, la Chiesa dell’Assunta (ricostruita dopo il terremoto del 1846) all’interno della quale si può ammirare una statua in marmo dipinta del ‘700 ed un’Annunciazione (scuola veneziana) del ‘600.

 

veduta Montescudaio

guardiola

 

Passando sotto la torre civica, Egidia e Luisa percorrono in discesa le stradine acciottolate tra piccole case in pietra, mentre Pietro e Stefano seguono lentamente in macchina.

Il borgo, oltre ad essere la Città del vino, è anche la Città del pane: il classico toscano insipido e cotto esclusivamente nei forni a legna.

Montescudaio vanta inoltre una curiosità unica nel suo genere: il Comune ha redatto una Costituzione degli animali che promuove la corretta convivenza con gli esseri umani ed ha creato una colonia felina sperimentale. Passeggiando per il centro storico si possono vedere confortevoli casette termiche per i gatti abbandonati.

 

Lasciamo Montescudaio e percorriamo pochi chilometri per giungere a Casale Marittimo.  Questo splendido borgo, costruito su una roccia (214 metri s.l.m.), si sviluppa ad anelli concentrici e conta circa 1000 abitanti.

Parcheggiamo in Piazza del Popolo, cuore storico del paese ed il colpo d’occhio è bellissimo. Una rampa conduce al Castello il cui ingresso è segnato dalla Torre dell’Orologio. Sulla destra la piccola Chiesa di San Sebastiano del 1775 e, da ogni lato, si dipartono stradine in salita ed in discesa di una bellezza unica.

 

veduta di Casale Marittimo

sullo sfondo la Torre dell’Orologio

 

Facciamo un percorso circolare che segue la cerchia delle mura. In una grande piazza, esterna al borgo, si trova la Chiesa di Sant’Andrea (del 1872) e, dalla parte opposta, la piccola Cappella della Madonna delle Grazie del 1712. Rientriamo nel borgo e, percorrendo le antiche stradine, passiamo dall’antica Pieve, oggi Palazzo Comunale e dalla Canonica, affascinante costruzione del ‘400.

Siamo nuovamente in Piazza del Popolo ed a turno ci avventuriamo nei vicoli che si dipartono in ogni direzione. E’ talmente bello che non riusciamo a staccarci da lì.

 

veduta da Piazza del Popolo

l’equipaggio

 

In una bottega acquistiamo alcuni prodotti tipici del luogo: miele, cantucci ed un dolce che farà la felicità di Stefano quando stasera saremo a casa.

 

E’ un po’ presto per il pranzo e così, all’unanimità, decidiamo di andare a Bolgheri, famoso anche per i grandi vini rossi (tra cui il Sassicaia, uno dei vini italiani più pregiati e costosi) che sono prodotti nella zona, grazie alle caratteristiche del terreno e del clima: soleggiato, asciutto e poco ventilato.

 

Percorriamo la SP 16 che ci immette direttamente nel viale più famoso e conosciuto in Italia grazie alla poesia di G. Carducci: Davanti a San Guido. “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar…”

Il viale, oggi monumento nazionale, lungo cinque chilometri e costeggiato interamente da cipressi secolari “alti e schietti”, ci appare in tutto il suo splendore; giriamo a sinistra e dopo pochi minuti siamo all’esterno del Castello.

 

Bolgheri – Viale dei Cipressi

Bolgheri

 

Ovunque ci sono macchine e moto parcheggiate ed a malapena riusciamo a trovare un posticino. Il borgo è magnifico: incastonato nel verde delle colline metallifere è abitato da non più di cento anime, ma è gremito di tantissimi turisti italiani e stranieri. Le botteghe, i bar ed i piccoli ristoranti sono affollati di gente e, dopo un breve giro di ricognizione, ci sediamo ad un tavolo dove gustiamo ottimi piatti a base di salumi toscani.

Rifocillati e riposati, giriamo un po’ per il paese dove c’è la casa nella quale abitò G. Carducci da bambino e, in un giardino, un curioso monumento alla nonna del poeta.

 

Il tempo è passato in fretta, imbocchiamo il famoso viale percorrendolo tutto fino a San Guido e da lì giriamo in direzione casa.

 

Montescudaio e Casale Marittimo ci hanno affascinato con la loro antica bellezza e la serena tranquillità tipica dei piccoli borghi. Anche il Castello di Bolgheri, che avevamo già visitato tanti anni fa, è molto bello ma, essendo una meta turistica molto gettonata, l’abbiamo trovato affollatissimo. Probabilmente una visita a questo borgo nelle prime ore del mattino ci avrebbe consentito di apprezzare al meglio la sua bellezza.

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INFORMAZIONI UTILI

 

Montescudaio, inserito nel Club “I Borghi più belli d’Italia”, l’abbiamo raggiunto prendendo l’A11 a Prato Ovest direzione Pisa Nord e da qui l’A12 per Rosignano Marittimo; quindi la Variante Aurelia in direzione Cecina, con uscita a Cecina Centro, seguendo poi le indicazioni stradali per la nostra meta. Per i camper abbiamo notato un PS su ghiaia sotto la strada per Guardistallo – Volterra, sulla destra. Si è appreso che un'altra possibilità di parcheggio per tali mezzi è vicina al campo sportivo, ma pare che sia distante dal centro storico. Il Comune si trova in Via della Madonna 37, tel. 0586.65.16.11 e l’Ufficio Turistico nella stessa via (tel. 0586.65.19.42), mentre il Comitato Promozione Turistica in Via Roma 2, tel. 0586.75.53.94; altre informazioni si possono avere cliccando qui  www.comunemontescudaio.pi.it/. Riteniamo di dover sconsigliare la visita di questo bellissimo borgo alle persone costrette su sedia a rotelle, anche se accompagnate, perché è veramente disagevole nonostante possa esserci la “forza delle braccia”.

Casale Marittimo è insignito della “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano; ci siamo arrivati seguendo le indicazioni stradali per Guardistallo e poi per Casale Marittimo. Prima dell’ingresso del centro storico, in prossimità di Piazza della Chiesa, c’è un parcheggio, sulla sinistra, per sole auto, mentre per i camper ne viene segnalato un altro che però non abbiamo visitato. Il Comune è in Via del Castello 133, tel. 0586.65.34.11, mentre la Pro-Loco in Piazza del Popolo, tel. 0586.65.23.06, con orario d’apertura, dal 15/06 al 15/09, dalle ore11 alle 13 e dalle 18 alle 20, domenica chiuso. Maggiori informazioni si possono attingere da qui: www.comune.casale-marittimo.pi.it/

Bolgheri è una frazione del Comune di Castagneto Carducci; l’abbiamo raggiunto seguendo dapprima le indicazioni per Bibbona. Da dove siamo arrivati noi non abbiamo notato alcuna idonea possibilità di parcheggio per i camper; su www.quellicheilcamper.it viene indicato un PS.

Per altre informazioni  www.comune.castagneto-carducci.li.it/




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